Dispersione scolastica denunce a 105 genitori: a Quarto e Pozzuoli molti minori non hanno mai messo piede in aula
La scuola vista come una perdita di tempo, cultura e apprendimento calpestate dalla logica che meglio imparare un mestiere, anche se si è minorenni, piuttosto che scaldare la famosa sedia. L’operazione condotta dai carabinieri nei comuni di Pozzuoli e Quarto fotografa una situazione sconfortante. Denunce a 105 padri e madri esercenti la patria potestà, tutti ritenuti colpevoli di non avere rispettato l’obbligo di istruzione dei figli minorenni, 65 ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 14 anni che per tutto l’anno scolastico 2022/2023 non hanno mai frequentato la scuola dell’obbligo. I nuclei familiari finiti nel mirino delle forze dell’ordine sono stati segnalati alla procura ordinaria e a quella dei minorenni di Napoli per inosservanza dell’obbligo scolastico. Coinvolti anche i servizi sociali competenti per territorio. L’ultimo report per annunalità, presentato a dicembre scorso, parla di una Campania in cui il tasso di abbandono scolastico nel 2021 ha registrato percentuali molto alte, quasi il 15% dopo Sicilia e Puglia. Percentuali elevate rispetto alla media nazionale e a quella europea. Grazie all’attivazione della piattaforma sulla dispersione scolastica realizzata dal comune di Napoli è possibile avere un quadro aggiornato. Solo nel nel capoluogo campano negli ultimi 3 mesi del 2022 si registrano 558 segnalazioni di evasione scolastica. I quartieri di periferia a segnare i dati peggiori sono Miano, Secondigliano, S. Pietro a Patierno,Piscinola, Marianella, Chiaiano, Scampia, San Giovanni, Barra e Ponticelli.