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Diplomifici facili: la Campania tra le regioni con più altro numero di diplomati, arriva la stretta del governo

La Campania è sicuramente in buona compagnia, ma stando alle statistiche è la regione che riscontra il più alto numero di diplomi sospetti tra il 2020 e il 2022. Un porto sicuro con vasta scelta di istituti pronti ad offrire il servizio da Nola fino a Frattamaggiore, passando per i comuni vesuviani. Ancora per poco. Perché il piano anti diplomifici messo a punto dal  ministero dell’Istruzione e del Merito  è una vera e propria battaglia contro il famoso 3 in 1 recuperato a prezzi davvero alti. 

Si lavora su due fronti: piano straordinario di vigilanza, e un fronte legislativo. Si partirà in primis con maggiori controlli da parte degli ispettori ministeriali già al lavoro a quanto si apprende nelle regioni Campania, Lazio e  Sicilia. Al setaccio  il possesso dei requisiti di legge per il riconoscimento e il mantenimento dello stato di scuola paritaria dal punto di vista amministrativo e burocratico che riguarda anche tutto il personale.Previsto anche un Protocollo d’intesa con la Guardia di Finanza che servirà a rendere ancora più efficace il controllo. nel mirino l’effettiva presenza degli studenti in aula, che nel caso degli istituti dal diploma facile, risultano essere pochissimi durante l’anno per poi aumentare di numero in sede di esame con presenza alle lezioni aggiunta a posteriori. Per contrastare questo fenomeno è sul tavolo la stesura di un disegno di legge governativo che prevede l’obbligo di adozione del registro e del protocollo elettronico per attestare le presenze degli studenti e impedire appunto quel flusso di registrazioni che avvengono successivamente. Cambiano anche le regole per gli esami di idoneità che saranno possibili per non più di due anni di corso nello stesso anno scolastico, quindi non tre o quattro con un solo esame come viene pubblicizzato spesso in rete. E all’esame di idoneità ci dovrà essere sempre un presidente di commissione esterno alla scuola. “Interventi fondamentali e non rinviabili secondo il ministro Valditara, che consentiranno di valorizzare il ruolo delle tante scuole paritarie che operano correttamente nell’ambito del sistema nazionale di istruzione. La corsa al diploma facile, sempre come si evince dai dati delle recenti inchieste, vede persone arrivare in campania ad esempio da molte altre regioni d’Italia. Tutti concentrati però  a non sedere tra i banchi di scuola ma ad affollare la lunga lista di chi il diploma preferisce comprarlo con prezzi tra 1.500 e i 3.000 euro mentre per la maturità la spesa oscilla tra 2.500 e gli 8mila euro.

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