Cronaca

Cravatte Marinella: saranno prodotte dalle detenute del carcere di Santa Maria Capua Vetere per la polizia penitenziaria

Lo avevano già fatto le detenute del carcere femminile di Pozzuoli. Oggi le protagoniste diventano invece loro, le recluse del carcere di Santa Maria Capua Vetere, pronte a maneggiare forbici, pazienza e forza di volontà, per cucire non solo cravatte ma anche una sopratutto pezzi di stoffa sinonimi di riscatto. 

Perché nel bel paese che conta un sovraffollamento nelle carceri, problemi strutturali e di reinserimento sociale, creare  un’opportunità significa tanto in termini di recupero e speranza. 

Siglato l’accordo tra l’istituzione penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere e la famosa griffe Marinella, tratto distintivo della sartoria partenopea, conosciuta in tutto il mondo. Sarà la creazione di cravatte, da destinare al corpo della polizia penitenziaria, a far scorrere più veloci le ore passate dietro le sbarre. Al lavoro nel laboratorio di sartoria le detenute saranno affiancate da un team di formatrici, addestrate dalle sarte della maison partenopea. 

Nel penitenziario della provincia di Caserta ci sono 900 detenuti, 850 uomini e 50 donne, già  si producono le camicie per le divise della penitenziaria che vedono all’opera i detenuti uomini.

Back to top button