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Covid, variante Cerberus: casi in risalita, ospedali in fibrillazione

Percentuale del  19,50%, superiore di oltre due punti rispetto al dato registrato ieri  che si attestava al 17,25%. Cerberus comincia a far sentire i suoi effetti e anche gli ospedali cominciano a predisporre piani per una eventuale emergenza legata al covid. La variante, proveniente dall’Africa si attesta al 30% dei casi come confermano i sequenziamenti. Nonostante l’emergenza nazionale per la pandemia sia terminata, infatti, prosegue l’attività di mappatura genetica dei lignaggi del Coronavirus nei laboratori che sequenziano i campioni dei tamponi molecolari, come il centro di analisi dell’Ospedale dei Colli Cotugno-Monaldi e il Tigem di Pozzuoli. Sta di fatto che già da ieri è stato  ampliato il pronto soccorso dell’ospedale del Mare. Dopo l’attivazione degli “ambulatori a bassa complessità” nei pronto soccorso dello stesso ospedale del Mare, del Pellegrini e al San Paolo, la Asl apoli 1 Centro ha dato il via al nuovo assetto organizzativo della struttura di Ponticelli. Prima novità, il trasferimento di 16 posti di medicina d’urgenza (di cui sei sub-intensiva) in un’altra area, in prossimità ed in diretto contatto con il pronto soccorso. Aumentano i ricoveri per Covid19 al Cotugno di Napoli, afferente all’Ospedale dei Colli Monaldi-Cotugno-Cto. L’ospedale per questo motivo ha  richiamato gli infermieri volontari da altri reparti per far fronte al boom di accessi di pazienti. La variante cerberus, stando ai dati, ha una grande capacità di essere resistente nell’ambiente, come spiega il dottor Luigi Atripaldi, direttore fino a pochi mesi fa del laboratorio del sequenziamento genetico dell’Ospedale dei Colli Cotugno-Monaldi, oggi esperto sanitario per la Regione Campania.

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