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Consiglio – Opposizione in protesta salta la seduta

Rapporti complicati e sempre più difficili, tra la coalizione civica maggioritaria e le rappresentanze delle minoranze nel Consiglio comunale, a Cicciano. Una situazione che condiziona la normale agibilità dell’organo istituzionale di rappresentanza cittadina, che evidenti riflessi in negativo sul gestione amministrativa. E nella seduta convocata per le ore 20,30 di ieri, per deliberare  in materia di ricognizione delle strade private d’uso pubblico e in ordine alla modifica del regolamento per l’uso degli impianti sportivi scolastici in orario  extrascolastico, si è ripetuto – ancora una volta-  il forfait delle rappresentanze consiliari di minoranza. Un forfait annunciato, tenendo presente che, nella mattinata, i capigruppo- Giuseppe Caccavale e Nunzia Coppola– avevano presentato negli uffici della Procura della Repubblica di Nola una nota per denunciare le difficoltà che continuano ad incontrare i consiglieri di minoranza nello svolgimento delle loro funzioni amministrative e di controllo della gestione dell’Ente di corso Garibaldi.

A determinare, la nuova rinuncia a partecipare ai lavori consiliari, il mancato inserimento nell’ordine del giorno da trattare  di un’interrogazione e di un’interpellanza, di cui era sollecitata la discussione da tempo; l’una, per avere chiarimenti sull’affidamento ad una ditta esterna dei lavori di potatura arborea in alcune strade comunali e l’altra, per conoscere l’orientamento dell’amministrazione comunale in materia di politica ambientale, essendo il territorio di Cicciano della mappa di Terra dei Fuochi. Per l’affidamento dell’incarico alla ditta esterna per l’esecuzione della potatura, nel documento si sollevavano perplessità e riserve, in considerazione del fatto che nel personale dell’organico dei servizi dell’Ente è operativo a tempo indeterminato il giardiniere comunale con tutta la necessaria dotazione di attrezzature di servizio. Una richiesta di chiarimenti motivata nel merito e per ragioni economiche, alla quale il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Arvonio, aveva, tuttavia, già dato una risposta formale, per sottolineare che la determina assunta rientrava, in sostanza, nelle competenze del dirigente di settore. Più complessa la vicenda dell’interpellanza sulle politiche ambientali e sulle criticità delle aree degli oltre 50 Comuni che rientrano nella mappa di Terra dei Fuochi inclusivadi Cicciano; interpellanza, presentata  su sollecitazione di una cittadina, a fronte della mobilitazione di tutte le comunità e amministrazioni dei Comuni di Terra dei Fuochi per far realizzare programmi  di bonifica e rigenerazione dei territori. Un’istanza restata finora lettera morta.

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