Concorso Dirigenti Scolastici in Campania: continuano le tensioni e le criticità
Il concorso per dirigenti scolastici in Campania fa registrare ancora una volta tensioni e sospetti, per il Comitato dei candidati esclusi dalla prova orale ci sarebbe un altro caso di incompatibilità tra coloro che hanno superato la prova scritta della selezione pubblica, procedura attualmente sospesa dall’Ufficio Scolastico Regionale.
Sospensione a seguito delle dimissioni dall’incarico presentate da un componente della commissione esaminatrice, con la qualità di dirigente tecnico, per l’impossibilità di espletamento dell’attività. In base al decreto ministeriale numero 194, si era reso necessario attivare la procedura per la nomina di un nuovo componente della commissione.
Attraverso prove incrociate i componenti del comitato hanno segnalato che un candidato, che si appresta a sostenere il colloquio orale, risulterebbe essere un imprenditore.
Se così fosse, si tratterebbe di “una palese irregolarità per incompatibilità” sostengono i componenti del comitato, ai sensi dell’articolo 53 del Decreto legislativo 165 del 2001, secondo cui il dipendente pubblico è incompatibile, in caso di assunzioni nel settore commerciale, e non può assumere ruoli in società con scopo di lucro. In base alla documentazione che i componenti del Comitato hanno raccolto l’aspirante preside non avrebbe potuto nemmeno svolgere la prova scritta. Naturalmente le accuse dovranno essere poi vagliate ed accertate. In caso di veridicità il candidato avrebbe dovuto rinunciare all’impresa commerciale prima di proseguire nell’iter pubblico.
“E’ chiaro, sostengono i ricorrenti – se così fosse è mancata l’attività di controllo”. Al momento il Concorso per Dirigenti, ufficialmente in Campania fermo fino al 28 aprile, è finito al centro di due ricorsi amministrativi e di altrettante denunce penali per presunte irregolarità nelle correzioni con manomissioni delle griglie di valutazione per falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
