Comiziano – Il Presepe itinerante, segno della napoletanità

L’idea è di Lina Wertmuller, regista di impareggiabile sensibilità e eccellenti qualità artistiche, di cui I basilischi, Mimì metallurgico ferito nell’onore, Pasqualino Settebellezze sono soltanto delle chicche pregiate del suo vasto album di produzioni di costume, in cui vibrano ironia e sana comicità. E’ l’idea del racconto della Natività di Gesù senza indulgere agli stereotipi del piatto conformismo. Un racconto da calare nella realtà presente, anche e soprattutto della denuncia sociale. E la regista romana oltre dieci anni fa, ne fornì una testimonianza proprio a Napoli.
A Comiziano quell’idea della rappresentazione “diversa” della Natività ha colpito nel segno, tra i giovani di allora e di adesso. E con quella della serata di ieri è calato il sipario sulla tredicesima edizione dell’evento centrale della Cristianità, con il Presepe itinerante che si è snodato lungo via Raffale Napolitano, su cui si affacciano palazzi che conservano i tratti distintivi dell’architettura rurale del tempo andato; palazzo con alti portali di pietra vulcanica e piperno, ampie corti e adroni pavimentati in basolato bianco e grigio. Un teatro popolare, di cui è centrale l’idea di Lina Wertmuller, in contaminazione con il Presepe della tradizione napoletana. Un’idea che è cresciuta e si è arricchita di contenuti, con un testo ben scritto e recitato meglio.
Di bell’effetto la scenografia, nonostante le raffiche del freddo vento che calava dal Monte Fellino e dai Monti Avella. Attraente l’ambientazione con i venditori di prodotti alimentari lungo via Napolitano e gli squarci della stazione dei Maccaronari dove si preparano le pietanze della grande cultura culinaria napoletana. E poi le stazioni allestite nelle Corti dei palazzi. Ed ecco le stazioni delle lavandare, delle capere, dei contadini, dei pastori, delle prostitute e della Natività. Un microcosmo con guide straordinarie, come Pulcinella, Virgilio e Carlo di Borbone, interpretati con finezza e profonda espressività da Sergio Spampanato- autore dei testi recitati- Ferdinando Mascolo e Angelo Aliperti, giovani in ottimi rapporti con la cultura classica e la storia.
Un lavoro più che lodevole, con tanto impegno e volontariato. Una bella realtà che venite realizzando di anno in anno. Un Presepe itinerante che coinvolge e anima la piccola e laboriosa comunità di Comiziano, che fa rivivere Betlemme e rende attuale il messaggio della Cristianità.