Politica

Cicciano – Il voto premia le donne

La novità era scontata di per sè, nell’attuazione della normativa sull’equilibrio di genere, che garantisce nella rappresentanza politiche per la composizione degli organi elettivi. Ma per la portata del consenso, di cui sono state gratificate le candidature per i seggi consiliari del palazzo di città, la novità ha superato ogni previsione. Un consenso pieno, per il quale nella neo-compagine che amministrerà Cicciano per il quinquennio 2013/2018, figurano sei donne; cinque elette nella lista civica di “Paese Futuro” ed una eletta nella formazione, anch’essa civica, di “Uniti per Cicciano”.

Aspetto significativo per le neo-elette è costituito dal cospicuo margine di preferenze, rispetto ai candidati consiglieri della lista d’appartenenza. Una gratificazione, attribuita dall’elettorato di Maria De Riggi, Annalisa Casoria, Saveria Vassallo, Teresa Covone, Lucia Marotta e Felicia Delle Cave.

Da traino nell’affermazione di “Paese Futuro”, la volontà e l’impegno programmatico di discontinuità rispetto alle vicende che hanno segnato negli ultimi anni il quadro politico cittadino, teatro di particolarismi e conflittualità, con il risultato di lasciare la città abbandonata a se stessa.

Severo lo scacco inflitto a “Uniti per Cicciano”, che ha accolto appena il 32% dei voti. Uno scacco che si rapporta alla ripresentazione di candidature delle decorse gestioni commissariate.

Per domani e dopodomani è prevista la proclamazione degli eletti ed entro 20 giorni sarà convocata la seduta d’apertura del nuovo ciclo, con le dichiarazioni programmatiche del sindaco Raffaele Arvonio e il passaggio di consegne dal commissario prefettizio Anna De Luna.

E l’agenda degli impegni da affrontare nell’immediato è tutt’altro che trascurabile, a cominciare dal riassetto funzionale della macchina burocratica, con punto focale costituito dall’ufficio tributi, la cui funzione è basilare, nell’operatività complessiva della gestione comunale. E va ricordato che a gennaio scorso, l’Ente di corso Garibaldi ha chiesto un fido alla Credem, per anticipazioni di cassa pari ad 1 milione e mezzo di Euro, con cui onorare impegni economici di vario tipo, inclusi gli stipendi per il personale.

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