Chiude la 28esima edizione del Premio Cimitile con la consegna dei Campanili D’Argento
Con la Pace si guadagna, anche poco, ma con la guerra si perde tutto. Le incisive parole di Papa Francesco avvolgono le basiliche paleocristiane di Cimitile, uno dei luoghi religiosi più suggestivi in Italia, culla del cristianesimo del meridione. La pace, tema della 28 esima edizione del premio cimitile è l’inevitabile leitmotiv della serata conclusiva, condotta da Monica Leofreddi e scandita dalla consegna dei Campanili D’argento e dalle esibizioni musicali, tra gli altri, di Alan Sorrenti, Ron, Simona Molinari e il soprano spagnolo Maria Toboso. I selezionati di quest’anno scelti dal comitato scientifico, presieduto da Ermanno Corsi, sono stati Marco Ponzi, migliore opera inedita del genere narrativo, con “La strategia dell’attenzione”. Mario Tozzi, per il libro “Mediterraneo inaspettato. La storia del Mare nostrum raccontata dai suoi abitanti” definita migliore opera edita di attualità. A Simona Sparaco migliore opera edita di narrativa con il libro dal titolo “La vita in tasca”. Il riconoscimento per la migliore opera edita di saggistica ad Ezio Mauro con “L’anno del fascismo. 1922. Cronache della marcia su Roma”. Silvana Rapuano invece è stata scelta come migliore opera edita di archeologia e cultura artistica in età Paleocristiana e Altomedievale con il suo , “Archeologia e storia di un monastero. Sant’Ilario a Port’Aurea di Benevento”. Premio Giornalismo “Antonio Ravel” a Sigfrido Ranucci, giornalista, conduttore del programma televisivo Report su Rai 3. Premio Speciale a Francesco Vaia, direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma.