Castellammare – Scioglimento amministrazione Cimmino, udienza il 29 maggio
Era nell’area la sua incandidabilità, l’ex sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, non potrà partecipare alle prossime amministrative fissate per la primavera. A distanza di ormai due anni dallo scioglimento del Consiglio Comunale e della giunta Cimmino, il Tar del Lazio ha fissato per il prossimo 29 maggio, una nuova pronuncia in merito allo scioglimento per presunte infiltrazioni camorristiche del comune di Castellammare.
Un provvedimento voluto dal Ministero dell’Interno, contrapposto già dal sindaco Cimmino innanzi al Tar Campania, insieme ad un gruppo di Consiglieri e Assessori della sua giunta. L’ex Sindaco ha poi deciso di ricorrere in Appello al Consiglio di Stato, il quale ha ordinato un nuovo giudizio. La pronuncia coinciderà però con le elezioni del 2024, con Castellammare che ritornerà al voto per decidere il nuovo primo cittadino.
Una nuova istanza che sarà presa in esame quindi dal Tribunale Amministrativo del Lazio, prima sezione di Roma, che in caso di rigetto della richiesta, lascerebbe a casa definitivamente Cimmino, il quale, dalla sua, ha già avuto un accoglimento parziale del Consiglio di Stato per un nuovo giudizio innanzi al Tar.
Cimmino ha da sempre ravvisato e lamentato la mancanza di un diritto di difesa, incompleto nella documentazione del giudizio e che sarà messa a disposizione nel completo fascicolo giudiziale entro il 29 maggio.