Castellammare – Obiettivo tutela delle terme stabiane
Difesa e protezione del marchio delle terme di Castellammare. Sono queste le prerogative per salvaguardare uno dei patrimoni più importanti per la città delle acque. Lo stato di degrado e abbandono fanno da cornice alle ormai ex “Antiche Terme”, ufficialmente messe all’asta ma con una svalutazione del valore, inizialmente fissato a 114.848,58 euro, ma soggette ad un ribasso del 25 per cento, fino ad arrivare ai soli 86 mila euro.
Le Terme andranno di nuovo all’asta il 23 gennaio, e a quel punto chiunque acquirente, commerciale o privato, potrà acquisire il marchio, con il rischio di un ulteriore ribasso del valore in caso di asta deserta.
Il curatore delle terme, Massimo Sequino, in passato, ha cosi pensato di collocare il marchio all’asta non potendo disporre di beni per soddisfare i creditori. Una storia partita dalla Sint, ex proprietaria del patrimonio immobiliare delle terme, anch’essa in crisi, la quale ottenne il concordato preventivo.
Intanto sono scesi in campo anche vari deputati del territorio, su tutti Annarita Patriarca, Marco Sarracino e Gaetano Amato, i quali hanno chiesto un incontro al commissario prefettizio per sondare tutte le possibili soluzioni del caso. L’impegno comune è quello di tutelare il patrimonio, facendo acquisire le storiche terme, all’Amministrazione Comunale, attraverso percorsi valorizzati e non per diverse finalità.
Rilanciare le terme, il famoso Parco dei Cigni e il centro Congressi, simboli di intere generazioni per gli Stabiesi, ormai abbandonate in un degrado assoluto.