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Castellammare di Stabia, l’ex sindaco Cimmino fa ricorso al Consiglio di Stato contro lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche

L’ex sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino non si arrende e continua la sua battaglia contro lo scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche. In queste ore, Cimmino ha deciso di presentare il ricorso al Consiglio di Stato, portando avanti le convinzioni contro una decisione che ritiene ingiusta.

La scelta è arrivata dopoché lo scorso aprile il Tar del Lazio aveva respinto il ricorso dei legali dell’ex sindaco, che, insieme alla sua amministrazione, era stato considerato come “un pericolo di soggezione alla criminalità organizzata” e quindi di potenziale “condizionamento”, avevano scritto i giudici del Tar. Tra le motivazioni espresse dai giudici ha pesato “il rilevato palesato sostegno elettorale di esponenti della locale criminalità in favore di taluni candidati che facevano parte della lista che sosteneva l’organo di vertice dell’ente”. Inoltre, secondo i giudici del Tar queste accuse ed altre hanno generato “l’impressione d’assieme di un comune fortemente esposto all’illegalità e al condizionamento criminale”.

Nel frattempo, prosegue anche il secondo filone giudiziario condotto dal Tribunale di Torre Annunziata sull’incandidabilità dei politici stabbiesi citati dal Viminale. Nella giornata di ieri, si è tenuta un’udienza con i giudici chiamati a decidere una data in cui sarà decretato il verdetto.

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