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Castellammare di Stabia, le forze politiche del centrosinistra scrivono ai commissari dopo il taglio dei fondi del PNRR destinati ai Comuni

Le forze politiche del centrosinistra di Castellammare di Stabia hanno chiesto chiarezza ai commissari prefettizi dopo la decisione del Governo Meloni di tagliare parte dei fondi del PNRR per i Comuni. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione, Italia Viva, Europa Verde, Sinistra Italiana, Energia Pulita, Essere Stabia e Stabia in Progress hanno pubblicato una nota ufficiale e mandato una missiva a Palazzo Farnese per avere risposta dopo il definanziamento di ben 16 miliardi di euro, di cui 13 miliardi di euro destinati ai Comuni.

“Tra le misure eliminate – si legge nella loro lettera inviata al Comune – figurano i fondi per le “piccole opere” dei Comuni, la rigenerazione urbana, l’utilizzo dell’idrogeno per la decarbonizzazione, le infrastrutture sociali e sanitarie, gli impianti innovativi, il verde urbano e la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie”. Un danno enorme per la città secondo le forze politiche del centrosinistra. “Nella nostra città significa mettere in discussione il progetto di “Rigenerazione urbana ed ambientale per la rivitalizzazione del tessuto economico sociale del centro antico di C/mare di Stabia e riequilibrio del deficit infrastrutturale e mobilità”.

Dunque, viene chiesto ai commissari “di compiere tutti gli atti e le azioni necessarie per rappresentare al Governo e al Parlamento: la difficoltà e la preoccupazione che le modifiche ai finanziamenti del PNRR stanno provocando negli enti locali; di individuare nell’immediato le nuove fonti di finanziamento e sopperire così al taglio di 13 miliardi di euro destinati ai Comuni, e ciò al fine di scongiurare lo stop delle opere già in itinere; di chiarire subito da quali fonti di finanziamento saranno reperite le risorse tagliate ed emanare precise e chiare misure e provvedimenti amministrativi tesi a non rallentare o peggio bloccare le opere in corso o in itinere” conclude così la missiva che alimenta ancora di più il malcontento politico e sociale in città.

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