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Castellammare di Stabia, l’Acqua della Madonna è sempre bloccata e al centro di polemiche. Vicina la vendita all’asta di due aziende storiche locali

L’acqua a Castellammare di Stabia è un culto più che un bene primario. Tuttavia, negli ultimi anni quello che è considerato un patrimonio della città è stato al centro di polemiche e vicende giudiziarie. L’associazione “Gli amici della Filangieri APS” ha deciso di scendere in strada e protestare contro la chiusura ma anche l’inquinamento dell’Acqua della Madonna. La protesta e il grido che verranno lanciati hanno senza dubbio come destinatari i commissari. Infatti, il corteo che avrà luogo sabato 8 aprile prevede come tappa finale proprio il Municipio per chiedere accesso libero e gratuito alle acque stabbiesi.

Tuttavia, il primo passo sarà rendere fruibili queste acque che sono ormai inquinate da anni. Nelle scorse ore sono state effettuate delle analisi e si aspettano i risultati anche per accertarsi effettivamente della situazione attuale.

Intanto, sembra muoversi qualcosa intorno a due storici stabilimenti stabbiesi messi ormai in vendita e all’asta da tempo: Avis e Acetosella. Avis è un’azienda fondata nel 1920 che produce stati di servizio ed esercizi commerciali, situati in una posizione strategica nella zona, e che necessita di una bonifica per la presenza di amianto interrato, si parte da una base di 13 milioni di euro. Acetosella, invece, è uno stabilimento che imbottigliava l’acqua e per l’asta si parte da 105 mila euro. Le offerte dovranno essere presentate in via telematica entro il 19 aprile. Quest’ultima azienda si intreccia proprio con la questione delle sorgenti stabbiesi perché la sua vendita comporta anche il cedere all’acquirente le famose acque, imbottigliate fin dal 1800 e dotate di proprietà contro i disturbi digestivi, malattie epatiche e vie urinarie.

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