Castellammare di Stabia: controlli a tappeto dei carabinieri, scoperto uno zoo privato illegale
La Convenzione di Washington parla chiaro, vietato il commercio internazionale di animali e piante selvatiche per proteggere le specie a rischio di estinzione. Eppure a Castellammare di Stabia C’erano molti animali protetti, ad abitare lo zoo privato del 40enne già noto alle forze dell’ordine per presunti legami con il clan D’Alessandro. Sono stati i carabinieri di Castellammare di Stabia, durante un’operazione di controllo del territorio, a scoprire lo zoo illegale con pony, tartarughe, anatre, pavoni e capre tibetane, un’intera famiglia di cervi, con tanto di cuccioli. Sul posto anche i carabinieri forestali del servizio Cites che hanno sequestrato le tartarughe terrestri e gli altri animali tutti in ottime condizioni igieniche, ma anche dotati di microchip. Il proprietario è stato denunciato per la violazione della Convenzione di Washington sul commercio internazionale di specie animali e vegetali in via di estinzione.
I controlli sul territorio da parte dei carabinieri hanno portato anche ad effettuare tre arresti. In manette Vincenzo Gargiulo, 48enne, già noto alle forze dell’ordine. Durante una perquisizione nella sua abitazione, i carabinieri hanno rinvenuto 170 grammi circa di polvere esplosiva, due bombe carta del peso di 200 grammi e 18 detonatori elettrici con telecomando per l’attivazione a distanza degli ordigni. Stessa sorte per il 52enne Domenico Iacone. Nella sua carrozzeria erano nascosti 20 ordigni esplosivi. Tre di questi erano stati confezionati artigianalmente. In manette per detenzione illegale di esplosivi, è stato denunciato anche perché l’officina che gestiva era abusiva e per i 20 grammi di marijuana trovati durante la perquisizione. Ancora un ordigno è stato recuperato nell’abitazione di Antonio Iacone, 31enne stabiese. Anche per lui le manette e poi i domiciliari in attesa di giudizio. Durante i controlli, denunciata una donna per furto di energia elettrica.