Castellamare Di Stabia: interrogatorio insegnante arrestata nega gli abusi
Contrastano con la presenza delle oltre oltre 17.000 foto ritrovate nel suo cellulare e di natura pornografica le dichiarazioni rilasciate questa mattina dall’insegnante della scuola media Salvati di Castellammare di Stabia, durante l’interrogatorio di garanzia.
tre ore fitte di domande a cui la docente ha risposto negando tutto e sostenendo al contrario di avere la coscienza pulita. Nessuno abuso, nessun tentativo nella famosa “saletta” di irretire, minacciare ai sette ragazzini che stando all’accusa la donna avrebbe coinvolto in conversazioni hot e in un caso arrivando addirittura a rapporti intimi. Minori compresi tutti con età inferiore ai 14 anni che secondo la donna avrebbero fatto partire le accuse a seguito della sospensione perché «due di loro li avevo sorpresi a fumare in bagno a scuola.
Non parla però di vendetta e si difende alla domande sui file audio compromettenti le frasi in essi contenute sarebbero state «estrapolate da un contesto più vasto» e dunque mal interpretate. Chiusa nel carcere di Benevento, difesa dall’ avvocato Francesco Cappiello, ha quindi negato tutto al gip Luisa Crasta, ha sottolineato di non meritare le accuse pesanti lo ricordiamo di violenza sessuale, maltrattamenti, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne.
Il giudice nel convalidare l’arresto aveva scritto che la donna sarebbe stata «schiava dei propri impulsi», stando al racconto dei ragazzi sentiti dagli inquirenti e dallo psicologo.