Tre punti dai contorni liberatori quelli che la Casertana conquista a domicilio contro il Nardò. Il primo successo della gestione Feola mette in guai seri il Toro, costretto ora a guardarsi le spalle dalla zona retrocessione diretta. Falchetti che dal canto loro fanno piccoli ma significativi passi avanti nella giungla della graduatoria del Girone H di Serie D.
La partita
Parte bene la Casertana che si rende pericolosa al 7’ con Favetta che di testa sfiora il palo. Gli uomini di Feola sembrano in palla e si proiettano costantemente in zona d’attacco. Al 19’ i padroni di casa passano in vantaggio: cross dalla sinistra di Kosovan e Favetta di testa anticipa due difensori e buca la porta di Petrarca. Cerca la reazione il Nardò che perde Mengoli per infortunio, al suo posto entra Caputo. Rossoblù ancora pericolosi alla mezzora con Addessi che trova l’opposizione dell’estremo difensore salentino. Al 32’ la Casertana raddoppia: altro cross in area di Munoz e altro colpo di testa vincente, stavolta di Vacca. I padroni di casa ancora pericolosi al 42’ con Addessi che colpisce una clamorosa traversa su punizione. Termina così la prima frazione di gioco con i campani che conducono col doppio vantaggio sul Nardò.
A inizio ripresa Kosovan costruisce per Favetta che in spaccata sfiora la terza rete. Il Nardò prova a farsi vedere intorno al quarto d’ora in contropiede con Mariano che con un sinistro a giro sfiora l’incrocio dei pali. Altra occasione per il Nardò con Mancarella che entra in area e conclude ma c’è la spazzata di Salto a portiere battuto. Al 64’ Petrarca salva su Mansour lanciato a rete ed evita il terzo gol che però arriva due minuti più tardi ancora con Favetta che ruba palla a De Giorgi e supera Petrarca in uscita mettendo in cassaforte il risultato. L’ultimo quarto d’ora di gioco ha ben poco da raccontare.
Con questa sconfitta il Nardò si ritrova al terzultimo posto, solo ad un punto sopra la zona rossa della retrocessione diretta. Nel prossimo turno in programma domenica 27 febbraio, ancora Campania sulla strada dei salentini: c’è la Nocerina tra le mura amiche del “Giovanni Paolo II”.