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Caserta, appalti pilotati al Comune: arrestati assessore ai lavori pubblici e dirigenti

Una nuova operazione dei carabinieri che fa luce su un presunto sistema di corruzione nella pubblica amministrazione. Cinque persone arrestate dai Carabinieri nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, per presunta corruzione e affidamenti illeciti di lavori pubblici, nel
Comune di Caserta.

Massimiliano Marzo, assessore ai Lavori Pubblici, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile, al Traffico, alla Viabilità e ai Rapporti con le frazioni del Comune di Caserta, è uno dei cinque arrestati questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

L’inchiesta, denominata “Green Money”, ha svelato un presunto sistema di corruzione diffuso all’interno degli uffici tecnici del Comune, che ha portato all’affidamento di lavori pubblici e incarichi “in maniera illegittima”.

Secondo gli inquirenti, gli incarichi venivano assegnati direttamente a determinate aziende, spesso in cambio di “utilità” per i dirigenti e funzionari coinvolti. Tra le “utilità” contestate, lavori idraulici in casa e pagamento di rate di un’assicurazione auto.

Oltre a Marzo, sono stati arrestati due dirigenti degli uffici tecnici, Francesco Biondi e Giovanni Natale, un funzionario, Giuseppe Porfidia, e un imprenditore edile, Gioacchino Rivetti.

L’assessore Marzo, campione di voti alle ultime elezioni, è accusato anche di corruzione elettorale. Secondo la Procura, durante la campagna elettorale del 2021, si sarebbe adoperato per “comprare voti” al prezzo di 50 euro ciascuno per il candidato, ottenendo in cambio lavori una volta insediata la giunta.

Le indagini, coordinate dal procuratore Pierpaolo Bruni e dal colonnello dei Carabinieri Manuel Scarso, sono partite due anni fa e hanno portato a numerose intercettazioni telefoniche, esami di documenti e atti pubblici e perquisizioni.

“Le attenzioni della Procura e dei Carabinieri si concentrano sulla pubblica amministrazione”, ha dichiarato il colonnello Scarso in conferenza stampa. “Monitoriamo tutte le attività e quando abbiamo un campanello d’allarme, anche se non è criminalità organizzata, interveniamo. E come in questo caso abbiamo disvelato un sistema corruttivo”.

L’operazione di oggi è un duro colpo all’amministrazione comunale di Caserta e rappresenta un monito a contrastare con forza la corruzione e le infiltrazioni nella pubblica amministrazione.

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