Carabinieri intensificano i controlli nel Vallo di Lauro
Posti di blocco, controlli su veicoli e persone, perquisizioni mirate: l’obiettivo è chiaro, stroncare sul nascere ogni tentativo di escalation violenta. L’area del Vallo di Lauro torna a far parlare di sé per un’escalation di controlli e misure di sicurezza che mirano a stroncare sul nascere ogni tentativo di ripresa della violenza da parte delle organizzazioni criminali locali. E’ quanto predisposto dai carabinieri del comando provinciale di Avellino, in linea anche con le direttive del Prefetto irpino Rossana Riflesso nella zona del Vallo di Lauro.
L’arresto di Felicetta Cava, figlia del noto boss Biagio, con l’accusa di detenzione illegale di armi, ha infatti riacceso i riflettori su un territorio a lungo segnato da una forte presenza camorristica.
Il Vallo di Lauro, da decenni, è alle prese con il problema della criminalità organizzata. I clan, sebbene abbiano perso parte del loro potere, continuano a esercitare una forte influenza sul territorio, minacciando la sicurezza dei cittadini e condizionando lo sviluppo economico e sociale dell’area.
Di fronte a questa situazione, le forze dell’ordine, su indicazione del Prefetto, hanno intensificato i controlli, istituendo posti di blocco, effettuando perquisizioni mirate e monitorando costantemente le zone più a rischio. L’obiettivo è chiaro: impedire che si verifichino nuovi episodi di violenza e smantellare le organizzazioni criminali ancora attive.
Le operazioni di controllo e monitoraggio, si legge nella nota diffusa dai carabinieri, rappresentano un elemento cruciale nel prevenire che dissidi interni possano degenerare in scontri armati (come accaduto in passato) e la sinergia tra il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Questura e la Procura della Repubblica di Avellino è fondamentale per mantenere la tranquillità e la sicurezza nell’intera area del Vallo di Lauro.