Campi Flegrei, la terra continua a tremare: la scossa più forte alla 00:19 di magnitudo 3.9
La terra continua a tremare nei comuni dell’area flegrea. Dopo quelle di ieri di pari intensità, la scossa di terremoto più lunga di magnitudo 3.9 oggi è stata registrata poco dopo la mezzanotte. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma si è verificato con ipocentro a soli due km di profondità ed epicentro a cinque km da Pozzuoli.
Altre scosse si sono registrate anche durante la giornata oggi, l’ultima pochi minuti prima delle ore 19 di magnitudo 2.6. Ed ancora questa la mattina: alle 8.12 la magnitudo è stata di 3.2, a seguire, due minuti più tardi, alle 8.14, è stata invece di 2.8. Molte le persone nell’area flegrea e a Napoli, in modo particolare nella zona collinare che sono scese in strada. A Pozzuoli l’amministrazione comunale ieri ha aperto il Palatrincone per consentire alla popolazione di trascorrere la notte al coperto, la struttura ha ospitato 9 nuclei familiari.
Vertice in Prefettura, oltre 282 scosse si sono registrate dal 15 febbraio. Circa 500 persone hanno trascorso la notte in aree di parcheggio attrezzate nelle quali sono stati distribuiti generi di prima necessità, tra cui le coperte termiche. Il Comune di Bacoli non ha segnalato criticità, né si è trovato nella condizione di dover aprire un hub di accoglienza sul proprio territorio. A Napoli, nel quartiere Vomero, in Via Kerbaker si è registrata la caduta di calcinacci a seguito delle scosse registrate ieri sera. La Città Metropolitana di Napoli ha provveduto a effettuare, con personale tecnico dell’Area Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Scolastico, sopralluoghi sugli istituti scolastici superiori di propria competenza: effettuati controlli. Scuole chiuse a Pozzuoli, mentre resteranno aperte a Bacoli e a Napoli. Domani alle ore 18:30 a Monteruscello i tecnici incontreranno la popolazione per informare i cittadini.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha lanciato un appello: “Stiamo monitorando con grande attenzione tutte le strutture. Dobbiamo convivere con questo fenomeno che esiste da secoli e oggi abbiamo più strumenti di prevenzione ed edifici più sicuri“.