Campania: violenza sulle donne aumentano le denunce e la speranza di una nuova Resistenza

La violenza di genere è un abisso che trascina con sé non solo corpi, ma anche sogni e identità. È un urlo soffocato che si muove rassegnato e guardingo in quell’ oscuro teatro di oppressione che è il quotidiano.  Ogni gesto violento è un tentativo di annullare l’essenza dell’altro, di ridurre l’amore a paura, la vita a mera sopravvivenza. 

Immagina una stanza in cui il silenzio è un muro, e ogni parola non detta è un mattone che si accumula, erigendo una barriera tra chi subisce e chi guarda. La vittima diventa un fantasma, un’ombra di ciò che era, mentre il carnefice si nutre della sua impotenza, convinto di avere il diritto di plasmare la realtà secondo i propri desideri distorti. Lo diciamo ogni anno, continueremo a ripeterlo. Perchè purtroppo i numeri non diminuiscono, solo a Napoli dal primo gennaio al 21 novembre di quest’anno, sono state arrestate 432 persone con l’accusa di violenza sulle donne.

In pratica più di uno al giorno. I denunciati, invece, sono stati 2.230: praticamente quasi sette ogni 24 ore. Il dato importante in controtendenza è quello delle denunce: aumentate in maniera significativa segno che quella ribellione silenziosa, inizia a farsi sentire. È la forza di chi decide di non essere più invisibile e con coraggio cammina ogni passo verso la libertà che è una sfida al potere dell’oppressore, un’affermazione di esistenza. Le cicatrici raccontano storie di battaglie, non di sconfitta. 

Significa che funziona, dopo ogni orribile femminicidio, la travolgente ondata di indignazione collettiva, a corsa a realizzare altri incontri, dibattiti. Panchine, scarpe, le foto con il segno in faccia. Tutto in rosso. Tutto bello, tutto sentito. Tutto che sembra così potente nelle convinzioni, da pensare che ce la possiamo fare, che le donne hanno capito, che la nefasta  ora dei femminicidi può man mano dissolversi. Se le denunce aumentano significa che serve parlare, serve chiedere aiuto. Serve a capire che ogni donna uccisa per mano di un uomo è un ginocchio nel cuore, per te che resti. E’ quella voce che dice:”Rialzati donna, fallo per lei che è morta”.