Campania, penuria di dirigenti in regione: l’USC dispone il doppio incarico
Senza una guida certa. Con tutto quello che ne consegue. Certo ci sono i reggenti, ma una scuola gestita a metà, significa il più delle volte un’offerta di servizi contrassegnata da molte defiance.
Mentre agosto raggiunge i suoi apici di calore nelle stanze degli uffici scolastici regionali oltre alle temperature sale anche la tensione, dopo la pubblicazione del lungo elenco di scuole che in Campania resterà senza presidi.
124 in tutto gli istituti che saranno affidati ai reggenti, dirigenti che gestiscono già un istituto e dovranno occuparsi anche di un’altra scuola, spesso situata in comuni o province diverse. Nella provincia di Napoli saranno 40 le scuole con un preside da condividere, nel Salernitano 38, in Irpinia 24, nel Sannio 13 e nel Casertano 9. Numeri che sono più che raddoppiati rispetto agli anni precedenti.
Si mobilitano i sindacati al grido unanime che una scuola senza una guida certa significa perdere punti di riferimento e per questo immediata è stata la richiesta al direttore regionale di trovare soluzioni che dessero stabilità agli istituì rimasti scoperti.
Il tutto in quadro complessivo che conferma il suo caos se si pensa ai tanti aspiranti dirigenti del concorso 2011 costretti a spostarsi al nord e i tanti che invece dal nord vorrebbero tornare e non possono.
Inutile dire che secondo i sindacati di categoria la situazione attuale in cui si trova la scuola potrebbe riaprire la polemica, considerando reali possibilità di concretizzazione, del tanto discusso piano di razionalizzazione delle istituzioni scolastiche territoriali fatto dal governo Meloni e che prevede nuove soglie di iscritti al di sotto delle quali si procede con gli accorpamenti.