Campania: morti in carcere, Ciambriello: “ricorrere a pene alternative”
Tre morti in soli 15 giorni, due in meno di 24 ore, trovati cadavere nella propria cella. Il suicidio unica soluzione laddove problemi di salute mentale, disperazione e frustrazione ti armano la mano e vedono la morte come unica via d’uscita.
In carcere si muore, le strutture non sono adeguate, problemi psichici e di tossicodipendenza, il sovraffollamento.
Tre morti in soli 15 giorni non possono essere solo numeri, che sia Poggioreale o un altro istituto di pena, la situazione già denunciata più volte parla chiaro. 7327 detenuti in Campania, 366 donne, 901 immigrati, 757 hanno una condanna da un mese a tre anni, 98 persone con una condanna a sei mesi. 2500 persone che devono scontare meno di due anni. Numeri che raccontano di un sovraffollamento che si potrebbe evitare, con pene alternative.