Brusciano – Striscione con motto fascista su un giglio, sindaco e comitato fanno chiarezza
Un increscioso equivoco. Ha fatto discutere in città e nell’agorà virtuale lo striscione apparso ieri sera su di una macchina da festa durante l’esibizione dei gigli spogliati, a Brusciano.
Un incitamento per cullatori e paranza che rischia di essere confuso con apologia del fascismo. E’ questo l’imbarazzo in cui è caduto il comitato Croce-Uragano, che si è trovato coinvolto nel battage mediatico scatenato dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli.
Un post con un fermo immagine che mostra la frase propria di un’epopea che nulla c’entra con paranza e comitato, menchemeno che con la kermesse bruscianese.
Una sottovalutazione, probabilmente confusa e sottostimata anche da chi materialmente ha realizzato lo striscione stesso. E, ironia della sorte, quest’anno il comitato ha come filo conduttore della sua festa due temi, legalità e civiltà, che vanno in direzione sicuramente diversa rispetto a quelli del fascismo. Ad alimentare la distonia, la maglietta indossata proprio dal comitato nella sera del trasporto del proprio giglio, “La legalità è il prezzo per la civiltà”.
Insomma, uno scivolone. Sicuramente evitabile, ma l’importante, come sottolineato dal primo cittadino Giacomo Romano è contestualizzare. Per intendersi: nessun alibi, ma è chiaro l’equivoco in cui sono incappati i ragazzi del Croce-Uragano. Dannoso e pericoloso per il primo cittadino prestare il fianco a sciocche strumentalizzazioni.
Sulla scia delle parole del sindaco Romano si accoda il comitato, consapevole della gaffe, ma che rifugge ogni tipo di lettura doppia nell’esposizione dello striscione che non sia quella del semplice errore.