Brusciano – Emozione e gioia, il ritorno della “Festa” nel segno della Pace
Non poteva esserci ritorno migliore. Tanta emozione, ma il ritratto della gioia restituito dai cittadini bruscianesi nella cornice di una città addobbata a festa, si è rivelato come miglior viatico per il restart della Festa dei Gigli a Brusciano.
Un obelisco “unico”, in varie accezioni. Unico nella sua singolarità, rispetto alla pluralità delle macchine cui la kermesse è abituata, e nel percorso seguito, ridotto per consentire margini di manovra maggiori all’organizzazione in tema di sicurezza per il deflusso di persone, cercando, giocoforza, di attutire le conseguenze in tema di contagio da COVID.
Tutto è andato per il meglio. La bell’immagine di un paese unito sotto un unico obelisco, che obbediva, rispettoso, alle direttive del suo rappresentante istituzionale più alto, il sindaco Giacomo Romano, e circondati dal coinvolgimento della gran folla, composta soprattutto da giovanissimi, è sicuramente il miglior punto di ripartenza per la kermesse bruscianese.
Un trasporto, quello del gigante bruscianese, che si è svolto con rigore e serietà. “Non una ballata, ma una processione”: queste le prime parole del “capoparanza” Romano dopo le prime alzate, e Brusciano ha rispettato il volere del proprio sindaco, “garante” del sodalizio tra le paranze per la speciale occasione. Un’immagine di unione salutata con estremo favore anche dalla guida spirituale della comunità bruscianese, Don Salvatore Purcaro.
Ora il futuro attende. L’occasione del ritorno della Festa ha capitalizzato un tesoretto di virtù da non disperdere. Sfide probanti si profilano all’orizzonte per l’amministrazione comunale, che sarà impegnata nel nuovo disciplinare per la Festa edizione 2023, ma anche per la comunità tutta. La speranza, condivisa, è che il sentimento di unione restituito dal “Giglio della Pace” (questo il nome d’occasione dell’obelisco bruscianese), possa essere esempio di comunione internazionalmente inteso. Obiettivo ambizioso, ma sicuramente nobile.