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Avellino, indagini sulle dichiarazioni di Festa sui magistrati. L’ex sindaco sui social: “Ecco perchè lo faccio”

Non si placano le polemiche, non si placa lo scontro tra politica e magistratura. Le affermazioni di Gianluca Festa nei confronti del procuratore Domenico Airoma, del pubblico ministero Vincenzo Toscano e del gip Giulio Argenio sono state inserite in un’informativa di reato. In seguito a un’intervista rilasciata da Festa, dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini insieme ad altre 25 persone, sono scattate le indagini.

L’ex primo cittadino aveva dichiarato ai giornalisti di invitare i magistrati in piazza ad ascoltare le intercettazioni telefoniche utilizzate nell’inchiesta Dolce Vita, secondo Festa i magistrati dovrebbero assumersi le proprie responsabilità in caso di errori giudiziari.

Durante l’intervista, l’ex sindaco ha attaccato esponenti della magistratura locale, portando gli inquirenti ad aprire un fascicolo per diffamazione aggravata. Anche l’ANM era insorta a difesa dei colleghi. Gli agenti della Digos hanno depositato l’informativa presso la procura. Tuttavia, data la competenza funzionale, poiché i presunti soggetti offesi sono magistrati, l’informativa sarà trasferita alla Procura di Roma.

Quest’ultima sarà chiamata a determinare le azioni legali da intraprendere. L’ex sindaco di Avellino qualche ora fa in un video sui social ha dichiarato di voler continuare la battaglia per far emergere la verità dopo l’inchiesta della Procura di Avellino. Festa torna a ribadire di voler combattere per contro ogni accusa. E l’ex sindaco, scrive nel post… ecco perché lo faccio. Il video fa il giro del web, Festa usa metafore teatrali per motivare la sua voglia di riscatto.

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