Politica

Avella – Obiettivo riconoscimento “Nux Abellana”

 

AVELLA – I sempre più estesi orizzonti del mercato globale, fanno aprire i riflettori sulla nocciolicultura di cui Avella e il territorio intercomunale del baianese e dell’Alto Clanio, come dei comuni del Vallo di Lauro costituisce, in Campania, il più importante polo produttivo, insieme ai 12 comuni del territorio afferente a Giffoni Vallepiana.

“Nux Abellana”. Questo il nome utilizzato per evidenziare l’assoluta bontà e la conclamata unicità qualitativa, rispetto alle altre aree di produzione diffuse in Italia, oltre che in Turchia, il Paese con il maggior indice di produzione di nocciole nel mondo.

In questo quadro si colloca l’importante iniziativa, promossa dal Movimento dei “Verdi”, per puntare sul riconoscimento ufficiale, secondo i parametri e i requisiti contemplati dalle normative nazionali e comunitarie, delle tipicità delle cultivar corilicole del territorio, dalla pregiata “ Mortarella” alla gustosa “San Giovanni”, per finire alla  gradevole “Tonda”.

Tre cultivar  che costituiscono per se stesse significativi fattori di biodiversità, confluenti nelle peculiarità della “Nux abellana”, la denominazione con la quale ormai si commercializzano nei circuiti dei mercati internazionali tutte le produzioni corilicole. E’ un progetto atteso da tempo, le cui linee direttrici, incentrate su rigorosi disciplinari di agricoltura bio ed eco-sostenibile, sono state presentate nel pubblico Convegno svoltosi nella Sala Alvarez de Toledo del Palazzo baronale, a piazza Municipio, e coordinato da Pellegrino Palmieri.

E’ un progetto di buona impostazione, che si vale già dell’importante supporto della civica amministrazione e della Comunità Montana Vallo di Lauro e Partenio, la concreta attuazione sarà affidato ad un Comitato scientifico e di esperti. Avella, città  della nocciola. E’ il logo che connota il progetto, che afferma  l’identità storica del territorio, fortemente connessa con l’agricoltura, e tutela l’ambiente.

L’intervista al sindaco Domenico Biancardi:

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