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Automotive, Sindacati in sciopero il 18 ottobre a Roma. FIOM: “Governo e Stellantis diano risposte”

In Piazza del Popolo a Roma il 18 ottobre ci saranno circa 5000 lavoratori provenienti dalla Campania per partecipare allo sciopero unitario Fim Fiom Uilm, preoccupati per il futuro dell’industria automobilistica nel nostro Paese, per protestare contro la mancanza di un piano industriale a lungo termine. Si va in piazza per chiedere al Governo di intervenire in maniera chiara e netta, e per chiedere ai vertici di Stellantis chiarezza sul futuro occupazionale. Ma proprio questa mattina l’amministratore delegato Carlos Tavares intervistato al Salone dell’Auto di Parigi non ha escluso la possibilità di eventuali riduzioni di personale. Parole pesanti come un macigno. La settimana scorsa l’AD era stato ascoltato in Commissione Attività produttive della Camera e in commissione Industria del Senato. E le parole di Tavares suonano come un campanello d’allarme in Campania. Preoccupazione in modo particolare per il futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, ma anche per Pratola Serra, solo in queste due fabbriche sono impegnati circa 5700 addetti, poi c’è l’indotto. A inizio del mese si è bloccata la produzione a Pomigliano a causa della mancanza di componentistica fornita da un’azienda che lavora per Stellantis. Questa mattina volantinaggio davanti agli stabilimenti Marelli e Lear di Caivano, perché la componentistica è il centro dello sviluppo dell’industria dell’auto in particolare in Campania. E il sindacato chiede al governatore De Luca di essere in piazza al fianco dei lavoratori il 18 ottobre. Al Gianbattista Vico sono stati ridotti i numeri della produzione della Panda, lo stabilimento si regge in pratica sull’utilitaria ma il timore è che non basti, pensare che solo ad Ottobre sono stati programmati 12 giorni di cassa integrazione.

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