Napoli, arrestata dai Carabinieri la banda che frodava le compagnie assicurative
La connivenza con medici, avvocati e periti assicurativi rendeva verosimili le truffe sui falsi incidenti, ma il sistema criminoso non disdegnava i furti e le rapine delle auto per poi smontarle e venderne i pezzi.
Giuseppe Guarino, Massimo Niro, e Salvatore Grassi sono i componenti della banda smantellata questa mattina dai carabinieri della Compagnia Vomero su provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Napoli all’esito delle indagini condotte dai militari della stazione di Marianella sotto il coordinamento della Procura di Napoli.
Indagini partite dopo una serie di furti e rapine di automobili avvenute con la tecnica del “finto parcheggiatore che appostava in un’area di passaggio e, qualificandosi come parcheggiatore di un garage delle vicinanze o abusivo, si faceva consegnare le chiavi dell’auto per poi fuggire.
Numerosi gli episodi con questo modus operandi iniziati nel 2019 e partiti da una serie di denunce. Tra le vittime anche pazienti del Policlinico Federico II e del Santobono che, andati in ospedale per cure e visite di controllo, erano stati derubati.
Un’associazione a delinquere con un sistema ben rodato. Le automobili venivano fatte sparire in pochissimo tempo, smontate per essere vendute come pezzi di ricambio. Da ulteriori accertamenti è emerso che i componenti della famiglia di uno degli arrestati percepiva dal 2021 il reddito di cittadinanza, ottenuto con false comunicazioni all’Inps, incassando la somma di euro 38.627 euro, per la quale è stato disposto decreto di sequestro preventivo.