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Area Nolana, Scuola nel caos – Dalla Prefettura stop a chiusure

Il dato generale registrato è stato quello del generalizzato forfait per accessi in classe, tanti i genitori che hanno scelto di rimandare il primo giorno di scuola del nuovo anno in città a Nola e Marigliano, le uniche comunità, nella giornata di ieri, a riprendere le attività in presenza nel rispetto della bocciatura dell’ordinanza di carattere regionale firmata dal governatore De Luca.

Rientro dettato da un’ordinanza che rimandava il rientro in classe, poggiata sul dispositivo di carattere regionale; poi in serata il nuovo dietrofront: la decisione è stata comune tra i sindaci afferenti l’agenzia di sviluppo dell’area nolana, a cui si sono aggregate le fasce tricolori dei principali territori contigui, da Brusciano a Pomigliano e fino a Somma Vesuviana.
Una scelta condivisa quella che porta all’ordinanza di nuovo stop alle attività didattiche fino al prossimo 19 gennaio, spazio per agire rispetto alla campagna vaccinale, rispetto ad eventuale analisi dell’andamento pandemico, per avere quadro aggiornato sulla reale situazione dei territori quando anche i risultati dei test già effettuati stentano ad arrivare per rallentamenti nella gestione Asl.

Si brancola nel caos, sindaci dell’area non gli unici a firmare provvedimenti del genere, ad aprire a possibili nuovi scenari l’intervento delle Prefetture territoriali. Da queste viene ribadita la possibile illegittimità delle decisioni in funzione della necessità di attenersi ai principi enunciati dalla Quinta sezione del Tar Campania.

Vale a dire: c’è già un provvedimento nazionale che disciplina la presenza a scuola in questa fase, la Regione né tantomeno i Comuni possono fare da soli. I prefetti di Avellino e Salerno hanno fatto partire circolari, in alcuni casi con passaggi anche duri; in Irpinia il prefetto Paola Spena ha parlato di rischio di «interruzione di attività essenziali a danno della comunità locale». Anche dall’Ufficio territoriale di Governo di piazza Plebiscito è partita una circolare: in queste ore gli uffici prefettizi napoletani stanno verificando se gli amministratori locali dell’Area metropolitana partenopea hanno revocato le ordinanze di chiusura o se si mantengono sulla loro linea.

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