Cronaca

Angri – Trasferimenti erariali decurtati. Il Comune chiede un rimborso di oltre 746mila euro

Decurtazione dei trasferimenti erariali ai comuni. Nel 2013 il decreto legge 95 del 6 luglio, relativo alla spending review, aveva previsto la riduzione del fondo sperimentale di riequilibrio e del fondo parequativo per un ammontare di 2,25 miliardi di euro, da imputare a ciascun comune in base alle quote delle spese sostenute per i consumi intermedi desunte dal sistema Siope.

Il Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria Generale dello Stato, la Banca d’Italia e l’ ISTAT.
Il SIOPE risponde all’esigenza di migliorare, rispetto al precedente sistema di rilevazione dei flussi di cassa, la conoscenza dell’andamento dei conti pubblici, sia sotto il profilo della quantità delle informazioni disponibili, sia sotto il profilo della tempestività, di superare attraverso una codifica uniforme per tipologia di enti, le differenze tra i sistemi contabili attualmente adottati dai vari comparti delle amministrazioni pubbliche, senza incidere sulla struttura dei bilanci degli enti in questione.

Il Comune di Angri, per effetto del criterio di riparto, ha subito nel 2013 una decurtazione della entrate erariali quantificabile in oltre 746mila euro. Una decurtazione, che in base alla sentenza della Corte Costituzionale, la 129/2016, è stata giudicata illegittima. Una sentenza che ha efficacia retroattiva che consente al Comune di Angri ad avanzare ad una richiesta di rimborso al Ministero delle Finanze e al Ministero dell’Interno, per ottenere le somme decurtate nel 2013.

Dunque possibilità di ricevere nuove liquidità permetterà all’ente angrese di disporre di somme utili a soddisfare il quotidiano fabbisogno economico, che limita le attività dell’ente alla sola ordinarietà, rimandando a tempi migliori iniziative e programmi che restano in sospeso proprio per l’assenza disponibilità di cassa come impone il bilancio armonizzato, a cui il comune di Angri si è già completamente adeguato malgrado la scadenza massima del 2018, così come imposto per legge a tutti gli enti locali.

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