Cronaca

Angri – Rimodulazione delle deleghe, ancora cambi in Giunta

Rimodulazione delle deleghe e nuovo assessore in Giunta. Ad Angri il sindaco Ferraioli cerca la quadratura del cerchio, riequilibrando le competenze in base agli assetti politici e al rispetto dei patti elettorali. Dopo otto mesi la Giunta si aprirebbe al centro destra, alle civiche e a Fratelli d’Italia, con l’ingresso di Maria D’Aniello, ex portavoce del partito, e nuovo assessore al Commercio, Arredo urbano e Attuazione del Programma. Una nomina sofferta e arrivata dopo alcuni mesi di contrapposizioni interne alla coalizione che aveva sostenuto Giuseppe D’Ambrosio. Non tutto sembrerebbe ancora chiarito, con la posizione critica di Armando Lanzione, commissario cittadino del partito della Meloni, che non condividerebbe la scelta di D’Aniello, per coerenza, per linea politica, per conseguenza di comunicati stampa e posizioni assunte negli ultimi mesi. Un nuovo incontro si dovrebbe svolgere in serata, con il rischio concreto di una frattura definitiva tra le parti e una presunta uscita dalla maggioranza per due consiglieri civici. Infatti i cambi di deleghe non hanno risparmiato neanche il vice sindaco, al quale sono stati tolti i Servizi sociali affidandogli Sanità, Protezione Civile e Lavori Pubblici. La nuova rimodulazione voluta dal sindaco Ferraioli, ha confermato il ruolo di super-assessore per Caterina Barba, che ha aggiunto alla Pubblica Istruzione, Spettacolo, Turismo e Cultura, anche Ambiente e Agricoltura. A Pasquale Russo sono andati Servizi sociali e Politiche giovanili, oltre a Suap e Urbanistica; a Danilo Avagnano Polizia Locale, Sport, Manutenzione, Personale e Cimitero; a Giovanni Padovano confermato il Bilancio e i Rapporti con le Partecipate. Un esecutivo che resta composto da cinque assessori, in attesa della nomina di D’Aniello. Una Giunta che si riduce, comprime le competenze degli assessori, che conferma la disponibilità di Caterina Barba a caricarsi di deleghe, aprendo al lavoro di consiglieri delegati, che potranno interagire in settori nevralgici come la Cultura, il Turismo, l’Ambiente e l’Agricoltura. Tutto questo malgrado l’allargamento della Giunta a sette, votato in Consiglio attraverso la modifica dello Statuto. Ora la macchina di indirizzo politico dovrebbe divenire operativa, efficiente e dinamica anche in rapporto ai nuovi capi settori nominati la settimana scorsa, ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.

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