Angri – Parcheggio: stop ai lavori e progetto da rivedere

Un parcheggio utile alla comunità, terra fertile strappata all’agricoltura per le esigenza moderne di una cittadina, che necessita di spazi utili per consentire sosta e servizi. Ad Angri, alle spalle del palazzo comunale, da due anni sono iniziati i lavori per la realizzazione di un’area sosta di 11mila metri quadri, che consentirà il parcheggio per circa 300 autovetture.
Un progetto datato che ha avuto impulso sotto la gestione commissariale e poi vita con l’attuale amministrazione Mauri. Espropri da effettuare in un primo tempo in un’area strettamente confinante con il comune poi, forse, per tutelare la proprietà privata dalle esigenze pubbliche, l’ente avrebbe optato di sacrificare un fondo più a nord, portando le mura perimetrali a ridosso di un’abitazione, di un parcheggio per autocarri, e di una strada che confluisce su via delle Fontane. La famosa nuova strada che doveva portare allo scalo ferroviario come via alternativa alla statale 18. Opera mai iniziata.
Ma veniamo all’attuale cantiere. 344mila euro il costo di partenza per un progetto, che nella sua prima elaborazione, aveva previsto di convogliare le acque meteoriche nei collettori fognari di via delle Fontane; collettori che non possono essere utilizzati perchè ancora incompleti.
Da qui la necessità di realizzare delle varianti anche per le direttive ministeriali, che impongono alle aree di parcheggio, il trattamento della prima pioggia attraverso vasche di decantazione per la separazione degli oli esausti dall’acqua. Questa esigenza costringerà i tecnici a realizzare sette vasche della portata di 5000 litri cadauna, che dovranno depurare, ma anche contenere le acque, prima di scaricarle nella fogna comunale, attraverso l’utilizzo di due elettropompe sommerse, che dovranno spingere i liquidi nella fogna di piazza crocifisso posta ad un livello superiore all’area di parcheggio.
Costi che si aggiungono a costi, con tempi di ultimazione che si allungano inevitabilmente. Ma non è finità. La necessità di realizzare la condotta fognaria in uscita dal parcheggio, ha indotto l’amministrazione a trasformare due piccole stradine private, in una strada con tanto di servizi primari. Illuminazione, marciapiedi, tombini e fogna appunto. Lavori che sembrerebbero essere stati fatti su un’area non ancora acquisita a patrimonio comunale. Dunque soldi pubblici che sarebbero stati spesi in due proprietà private.