Cronaca

Angri – Distretto sanitario, in attesa delle chiavi uffici aperti al pubblico

Distretto sanitario ad Angri. Il passaggio degli uffici nella nuova sede di via dei Goti negli ultimi due anni ha condizionato rapporti, scatenato scontri istituzionali, fino al raggiungimento di un accordo tra le parti, con la mediazione di un’associazione di commercianti. Una vicenda contrassegnata da personalismi e antagonismi politici, che si allontanano dai cittadini e dalla qualità dei servizi da erogare alla vasta utenza del distretto 61.

Era il 15 giugno del 2012 quando sembrava raggiunto l’accordo tra il comune di Angri e la direzione dell’Asl. Dopo il versamento di 800 euro alla Agenzia delle Entrate, necessari per procedere allo scambio tra l’ex Inam di via Arnedi e la struttura di proprietà dell’ente in via Dei Goti, erano partiti una serie di summit tra il personale dell’Asl e l’ente, per accelerare i tempi tecnici e il disbrigo delle pratiche burocratiche

Il 18 ottobre dell’anno scorso il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, scriveva al primo cittadino, Pasquale Mauri, per ottenere il comodato d’uso gratuito dell’immobile di via Dei Goti, per un periodo minimo di cinque anni.  Poi il 15 maggio, il Comune con delibera di giunta 109 del 2 maggio,disponeva la dismissione dell’immobile di fondo Rosa Rosa, destinato a ospitare gli uffici e gli ambulatori per le visite mediche specialistiche. E a dare esecuzione al contratto di locazione sottoscritto a febbraio del 2010.

Il 23 maggio però l’accordo salta di nuovo. Con una nota il direttore responsabile del distretto n. 61, Grazia Gentile, rilanciava la necessità del comodato d’uso gratuito della struttura, sottolineando che l’azienda non poteva stipulare, sottoscrivere o dare esecuzione a contratti di locazione, essendo la Regione sottoposta al piano di rientro della spesa sanitaria.

Poi la svolta. L’8 ottobre il sindaco Mauri e il direttore dell’Asl Squillante hanno raggiunto un accordo, per evitare il trasferimento dei servizi in un altro comune. Le parti avevano concordato, per venerdì 11 ottobre, la consegna delle chiavi della struttura di via dei Goti all’Asl da parte del Comune. Un accordo non ancora materializzato mentre la struttura risulta essere già aperta al pubblico. Sì perché mentre le istituzioni pensano e fanno accordi di facciata, persone senza scrupoli hanno asportato porte, finestre e attrezzature di servizio. Furti facilitati dall’assenza di sorveglianza, dallo stato di abbandono in cui versa fondo Rosa Rosa e dall’incapacità istituzionale di tutelare un bene realizzato con risorse comunitarie.

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