Angri – Commercianti in protesta per la chiusura dell'area Aci
Commercianti in protesta e raccolta firme che continua. Ormai l’iniziativa sta coinvolgendo numerosi esercenti e cittadini, andando al di là delle aspettative dei promotori del comitato spontaneo, oggi costituitosi ufficialmente e dunque realtà rappresentativa di cittadini delusi e abbandonati dalle istituzioni.
Un gazebo in strada per mantenere il contatto con la gente e per raccogliere la solidarietà e le adesioni, per una protesta sensata e dettata da esigenze pratiche di sosta che, dopo la chiusura dell’area nel maggio dello scorso anno, ha generato un’emergenza parcheggio senza pari, generando problemi di sopravvivenza per le numerose attività del centro città, che perdono clienti per l’impossibilità di sostare.
Da palazzo di città si definisce impossibile riaprire l’area perchè è impossibile attuare cambi di destinazione d’uso, ma fino ad un anno fa l’area, attraverso un comodato d’uso, è stata affidata prima all’Aci, poi alla Terzo Millennio ed infine alla Angri Eco Servizi. Società private che hanno svolto attività di lucro su un suolo gestito dal comune, con addetti alla sosta che neglia anni hanno elevato contravvenzioni per la mancata esposizione di grattini o di sosta oltre orario.
Controsensi e paradossi angresi che alimentano i dubbi in commercianti e cittadini che vanno avanti con la loro lotta. Una protesta che ha generato imbarazzo per le associazioni di categoria locali che hanno dovuto prendere atto dell’aggregazione spontanea generata da esigenze pratiche alle quali non si riesce a dare ancora una risposta. Un esempio di cittadinanza attiva al di là delle bandiere e delle appartenenze. Necessità popolari con le quali le istituzioni cittadine dovranno, prima o poi confrontarsi. Risposte al momento ancora atteste dai promotori dell’iniziativa, che forti del successo ottenuto preparano nuove iniziative per ottenere l’apertura dell’area.
Ma il problema parcheggi presenta ancora altre sacche di resistenza; la ztl istituita due anni fa, continua ad essere contestata dagli abitanti di via Amendola e delle strade adiacenti piazza Doria. Ampia l’adesione anche tra i commercianti della zona che hanno deciso di aggregarsi al comitato, allargando il fronte degli scontenti che chiedono ormai da tempo, la rivisitazione dei provvedimenti adottati considerati impopolari.