Politica

Angri – Censimento, rilevatori contro il comune

Censimento 2011, rilevatori contro il comune di Angri per la mancata liquidazione dei compensi derivanti dalla compilazione dei questionari on line e di quelli relativi agli edifici. Non attribuiti ai due operatori, che hanno diffidato l’ente, dal responsabile del settore Affari Generali, Antonio Lo Schiavo. Il tutto per un importo complessivo di 1.914 euro circa a operatore. I fatti risalgono al 9 agosto del 2011 quando con delibera di giunta n. 242 e con successiva determina dirigenziale è stato indetto il bando per il reclutamento di 16 unità, diventate poi 19, da impiegare per il XV censimento generale Istat della popolazione e delle abitazioni.

Poi a settembre dello stesso anno è stato sottoscritto un accordo di prestazione occasionale tra i rilevatori e l’ente di piazza Crocifisso, per un compenso di 6 euro, al lordo di oneri e contributi previdenziali, per ogni scheda validata dall’Istat. E di 5,50 euro per ogni modulo compilato per via telematica. Tra le mansioni dei rilevatori, inserite nel bando, era prevista inoltre l’assistenza per la compilazione delle schede on line. Ma con determina n. 403 del 13 marzo 2013 il responsabile del settore Affari Generali ha provveduto a liquidare ai 19 rilevatori solo il 70% dei compensi spettanti. Escludendo, nel caso specifico dei due ricorrenti, le schede compilate via web e quelle relative agli edifici, inserite invece nel report dell’Istat. Il tutto nonostante il Comune sembrerebbe aver ricevuto dall’istituto un contributo pari a 104mila euro, per l’espletamento delle attività censuarie.

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