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Amministrative 2023 voto di scambio a Cercola, 7 arresti

Sono i pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano a condurre le indagini insieme ai carabinieri della compagnia di torre del greco e Cercola e quello che ne viene fuori è un noto  attacco diretto alla democrazia che mina la libera volontà degli elettori e distorce il risultato delle elezioni.

Trenta euro a voto, per 60 voti. Un totale di 1800 euro, quasi niente per la malavita ma un accordo che serve in particolar modo nei comuni piccoli. In manette sono finite sette persone, quindici quelle complessivamente iscritte nel registro degli indagati. Tra gli arrestati spicca Sabino De Micco, oggi consigliere di Fdi nella Municipalità 6 del Comune di Napoli. 

C’è anche Antonietta Ponticelli di Europa Verde, figlia dell’ergastolano Gianfranco Ponticelli, ritenuta responsabile della compravendita. è lei a presentarsi all’ufficio elettorale del Comune di Cercola con decine di deleghe in suo favore per procedere al ritiro di oltre 30 tessere elettorali per conto di altrettanti elettori che ne avevano dichiarato lo smarrimento. Di qui i sospetti e la segnalazione. Clan De Luca Bossa, con sopra il clan Mazzarella, una camorra di serie A come spiega il procuratore Gratteri nell’ambito della conferenza stampa. A Cercola la prima tornata richiede il ballottaggio e anche qui, stando alle indagini, entra in scena il voto di scambio con una quotazione  di 20 euro. Una compravendita che però alla fine non trova lo sperato esito. 

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