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Acerra, presentato il pellegrinaggio giubilare. Mons. Di Donna: “Abbiamo ascoltato il grido della terra”

“Abbiamo ascoltato il grido della terra e dei poveri”. Con queste parole, Monsignor Antonio Di Donna, presidente della Conferenza Episcopale Campana, ha presentato questa mattina ad Acerra il Pellegrinaggio Giubilare di Speranza sulle orme della Laudato si’, un’iniziativa spirituale e civile che, dal 16 al 24 maggio, attraverserà i territori di undici diocesi campane, segnati da profonde ferite ambientali.

Nel decimo anniversario dell’enciclica di Papa Francesco Laudato si’, il pellegrinaggio vuole essere segno concreto di impegno per la custodia del creato, di denuncia e di speranza. Dalle terre dell’inquinamento e del dolore – come il fiume Sarno, l’inceneritore di Acerra, le discariche di Calvi Risorta e Lo Uttaro, e la zona industriale di Bagnoli – i pellegrini porteranno con sé testimonianze, preghiere e incontri con realtà che lottano per la rinascita ambientale e sociale. Di Donna ha più volte richiamato nel suo intervento la differenza tra bonifica e messa in sicurezza. 

“L’uomo che è capace di degradarsi fino all’estremo – ha ricordato Di Donna – è capace anche di rigenerarsi”. Ed è proprio a questa rigenerazione che il cammino intende educare, coinvolgendo istituzioni, associazioni, scuole e cittadini. La partenza è fissata per il 16 maggio dal Santuario della Beata Vergine di Pompei e si concluderà il 24 maggio a Napoli con un grande meeting in Piazza del Gesù, proprio nella data in cui nel 2015 fu pubblicata l’enciclica.

Non mancano però le analisi critiche sulla difficile situazione della terra dei fuochi. “Auspichiamo – ha infatti aggiunto Di Donna – che, alla luce della recente nomina del commissario Vadalà, l’impegno diventi realtà, pur nella consapevolezza della complessità dell’iter». È infatti attesa per il 14 maggio la relazione dello stesso Vadalà, che potrà fare un primo punto sullo stato degli interventi nei siti inquinati di interesse nazionale.

Un pellegrinaggio, dunque, che unisce spiritualità e azione, memoria e denuncia, fede e impegno civile. Un’iniziativa dal valore giubilare che vuole ricordare a tutti che la cura della casa comune parte dall’ascolto del dolore, dalla solidarietà con i più fragili e da una rinnovata responsabilità verso il futuro che vede il mondo cattolico impegnato su questo tema. 

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