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Acerra, parco di Suessola: pronto l’avviso per la sponsorizzazione dell’area archeologica

Al di là della retorica la valorizzazione di un sito archeologico ha in sé una girandola svariata di motivi, tutti importanti, che è bene ricordare. Un sito è testimonianza tangibile del passato e della storia di una comunità, ne conserva la memoria collettiva e permette di comprendere le sue origini e la sua evoluzione.

C’è poi l’elemento attrattivo per i turisti, che si sa genera quella fonte di reddito, linfa per lo sviluppo dell’economia locale. I visitatori però sono attratti da siti archeologici ben preservati e valorizzati e quindi l’intento di ogni comunità, insieme agli organi preposti, è quello di mettere in campo qualsiasi tipo di intervento per rendere possibile la conservazione di un bene storico.

In questo contesto si inserisce l’avviso di sponsorizzazione per la valorizzazione dell’area archeologica di Suessola, situata nel territorio del Comune di Acerra, a nord-est di Napoli. La presentazione questa mattina da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli.

Il Foro di Suessola, antico centro urbano della pianura campana, attualmente è in attesa di uno scavo estensivo, è di proprietà demaniale, sotto la custodia della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli Il Progetto di sponsorizzazione è stato concepito con l’obiettivo di valorizzarne l’importanza storica, restituendo l’area ai cittadini e al territorio attraverso un progetto articolato in tre lotti distinti: lo scavo archeologico della piazza forense e delle aree circostanti, con l’obiettivo di riportare alla luce l’intera estensione.

Le fasi successive includono il restauro e la messa in sicurezza delle strutture individuate, nonché la realizzazione di un’area-Parco Archeologico. La recinzione lungo il tratto di ingresso sarà ripristinata, illuminata e fornita di videosorveglianza in modo da rendere immediatamente fruibile il sito.

Un ulteriore obiettivo della Soprintendenza e degli enti locali sarà quello dell’acquisizione della Casina Spinelli, bene culturale architettonico di pregevole interesse, oggi in stato di degrado, che ha bisogno di restauro per essere restituita alla pubblica fruizione.

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