Acerra e Napoli allarme smog secondo il report di Legambiente
L’aria irrespirabile continua a gravare sulla provincia di Napoli, a seguito dei festeggiamenti di Capodanno, e la situazione si presenta allarmante. Secondo l’ultima classifica annuale di Legambiente, le città campane si trovano nuovamente sotto accusa per l’inquinamento atmosferico, con Acerra, Napoli e una novità: Pomigliano, tutte bocciate per il superamento dei limiti delle polveri sottili.
Il 2024 si preannuncia un anno “grigio” per la qualità dell’aria, con ben otto città che non rispettano il limite di 35 giorni di sforamento per le PM10, il che segna un incremento rispetto ai sette comuni “fuorilegge” del 2023. In cima alla lista c’è Acerra, che registra un preoccupante totale di 85 giorni di superamento, seguita da San Vitaliano con 57 giorni e Napoli, che chiude il podio con 56 giorni di inquinamento. Volla, Maddaloni, Pomigliano, Teverola e Aversa seguono a ruota, tutti con valori superiori a 35 giorni.
Il report di Legambiente sottolinea la necessità di interventi urgenti, poiché i giorni di superamento rappresentano picchi critici che richiedono l’attenzione delle autorità locali. Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania, evidenzia che, nonostante siano note le fonti di inquinamento e le possibili misure di riduzione, continua a mancare un’azione incisiva per affrontare il problema. La situazione è aggravata dall’inefficienza nel promuovere soluzioni, rendendo l’obiettivo di un’aria pulita in molte aree urbane un miraggio.
In particolare, il termovalorizzatore di Acerra, progettato per servire l’intera regione, non ha contribuito a migliorare la qualità dell’aria. La rete di monitoraggio dell’Arpac ha rivelato che, nei giorni finali del 2024 e all’inizio del 2025, si sono registrati numerosi superamenti della soglia giornaliera di PM10, con un picco nelle città dell’agglomerato Napoli-Caserta. Durante le festività, le centraline di monitoraggio hanno mostrato sforamenti significativi, evidenziando l’urgenza di adottare misure efficaci per proteggere la salute pubblica.