Acerra: 7 arresti smantellati due clan, usura ed estorsioni per la gestione del territorio
Sette persone finite in manette ritenuti “gravemente indiziati” dei reati di trasferimento fraudolento di valori, usura aggravata dal metodo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, detenzione di armi aggravata dal metodo mafioso e detenzione e traffico di sostanze stupefacenti.Due clan sgominati ad Acerra su indagine della Dda, partite nel febbraio 2022, ad opera della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Acerra. Hanno consentito di raccogliere elementi che proverebbero l’esistenza di due gruppi camorristici operanti nell’acerrano, alleati tra loro ma ciascuno con i propri vertici ed affiliati. Uno con a capo Salvatore Andretta, l’altro a Bruno Avventurato.Affari quelli accertati dalla dda che coprivano un po’ tutti i settori di interesse pubblico. In particolare, le attività investigative hanno appurato la fittizia titolarità/disponibilità di alcune ditte operanti nel settore delle onoranze funebri sul territorio di Acerra, dove in maniera monopolistica la ditta Pacilio gestiva il settore. Titolarità che nel marzo 2022 veniva fittiziamente attribuita dai fratelli Pacilio ad Antonio Riemma, così da eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione, a carico della ditta dei Pacilio verso la quale era stata emessa una interdittiva antimafia. Nel corso delle indagini è emersa la figura di Behar Jani, gravemente indiziato di aver importato ingenti quantitativi di droga dalla Spagna nell’estate del 2022, nonché di aver offerto in vendita cocaina e amnesia tra l’agosto e il settembre 2022, in concorso con lo stesso Antonio Riemma ritenuto prestanome dei Pacilio.«Gli arresti di oggi gettano ombre sulla giunta, ora il sindaco intervenga, è invece l’eco della politica cittadina da parte del consigliere Andrea Piatto che parla a nome del gruppo. “X Acerra Unita”. “Gli arresti di stamane (sette persone, una delle quali collegata con un assessore comunale), dice Piatto, coinvolgono indirettamente anche la giunta, sommandosi a casi già noti di eletti che hanno gravi problemi con la giustizia”.