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Accoltellarono un 23enne all’uscita di una discoteca, arrestati 4 ragazzi figli di boss

Una serata in discoteca finita male. Alcol, prepotenza e qualche parola di troppo, e la lite finì con un coltello conficcato nel petto di un ragazzo di 23 anni e dell’amico picchiato con una mazza da baseball. Era novembre scorso, e da quel momento i poliziotti della Mobile e dei Commissariati di Pozzuoli ed Afragola hanno seguito piste e setacciato filmati, arrivando questa mattina all’arresto di quattro persone: tre in carcere e una ai domiciliari. Loro sono il branco della pesante aggressione: Luigi e Gianluca Forte, Antonio Nobile, Domenico Di Micco, accusati di tentato omicidio e lesioni aggravate in concorso. Sono nomi noti alla malavita organizzata. I primi due sono figli di Giovanni Forte, mentre Antonio Nobile è figlio di Raffaele, entrambi detenuti per reati associativi di stampo camorristico, e sono ritenuti affiliati al clan Moccia, dominante ad Afragola.

Hanno portato loro, per futili motivi, al limite della vita il giovane di 23 anni, aggredendolo in un parcheggio di via Campana, poco distante dalla discoteca dove avevano passato la notte. Un diverbio per questioni di viabilità, finito con l’accoltellamento della vittima, la frattura di tre costole e un polmone perforato. Il ragazzo è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico eseguito dai medici dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, subendo un coma farmacologico indotto. Non è facile per gli inquirenti ricostruire l’esatta dinamica dei fatti, anche a causa dell’appartenenza degli arrestati ad ambienti malavitosi, ma nei giorni scorsi c’è stata la svolta e l’identificazione del branco.

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