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A Napoli il primo co-housing per persone con disabilità cognitiva

Non è solo un tetto. È un varco. Una soglia attraversata insieme, con lo sguardo rivolto a un domani che fino a ieri sembrava lontano, o forse irraggiungibile.

Si chiama Casa Comune, ed è il primo co-housing a Napoli pensato per giovani con disabilità cognitive: ragazzi e ragazze con sindrome dello spettro autistico, sindrome di Down.  Un luogo reale, vivo, dove abitare significa imparare, scegliere, sbagliare, ricominciare. Un luogo dove essere protagonisti della propria storia.

La presentazione ufficiale è avvenuta questa mattina a Palazzo San Giacomo. Il progetto nasce grazie a una rete virtuosa: il Comune di Napoli, FoQus – Fondazione Quartieri Spagnoli, Guber Banca, Enel Cuore, Fondazione Etica, il Consorzio Co.Re, l’Associazione AQS. Insieme, hanno creduto in una sfida semplice solo all’apparenza: costruire un luogo dove l’autonomia non sia un miraggio, ma un percorso possibile. Due le strutture che ospiteranno i ragazzi: una nella sede della fondazione Foqus, l’altra in via del Formale in un bene sequestrato alla camorra.

Casa Comune non è un punto di arrivo. È un inizio. un luogo non pensato come rifugio ma come spazio vivo dove vivere le relazioni, l’autonomia e attività di formazione e lavoro. Un esempio di come la disabilità non sia un limite, se la società sa offrire strumenti, spazi e fiducia.

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