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A Napoli Don Mimmo Battaglia ha presentato due progetti dedicati ai giovani e ai più bisognosi

“Non chiamatemi Eminenza come qualcuno già ha fatto,  sono e resterò sempre don Mimmo”. Profilo basso ma voce sicura. Nessun titolo, né prima da vescovo di Napoli e nemmeno dopo la nomina a Cardinale giunta pochi giorni fa per mano di Papa Francesco. Un modus vivendi che riflette quello operandi. 

Non si ferma Don Mimmo Battaglia, felice della porpora rossa ma concentrato nella sua missione: coniugare all’attività spirituale quella sociale. 

Vuole offrire un’opportunità ai giovani e accogliere le persone in condizione di povertà. 

Questo il focus dei due progetti che sono stati presentati dall’Arcivescovo di Napoli e dal presidente della Fondazione “Con il Sud” Stefano Consiglio durante la conferenza stampa di stamattina nell’Episcopio di largo Donnaregina. 

Due iniziative avviate dalla Chiesa di Napoli per affrontare alcuni dei bisogni più profondi percepiti nel territorio dell’Arcidiocesi partenopeo: “Casa Bartimeo“, un centro servizi innovativo della Caritas per i fratelli più poveri dice don Mimmo e il MUDD,  Museo Diocesano Diffuso di Napoli, progetto volto a combattere la disoccupazione giovanile e a valorizzare il patrimonio religioso attraverso la formazione di giovani.

I progetti, co-finanziati da Fondazione Con il Sud, saranno realizzati con la partecipazione della Provincia napoletana dei Frati Minori, Fondazione Grimaldi, Fondazione San Gennaro, Arciconfraternita dei Pellegrini e con il supporto della Regione Campania.

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