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A Castel Sant’Elmo nasce il museo delle opere d’arte recuperate dai Carabinieri

E’ un mercato sempre in attività quello che ruota attorno alle opere d’arte trafugate, ai siti saccheggiati, agli scavi abusivi con lo scopo di recuperare pezzi pregiati da rimettere in vendita clandestinamente. Gli ultimi episodi in ordine di tempo si sono verificati a Napoli in pieno centro storico quando ad essere scoperto dai Carabinieri è stato uno scavo non autorizzato che portava ad una chiesa di epoca medievale. Ed ancora a Torre Annunziata nel sito archeologico di Oplontis, scoperti  scavi clandestini in direzione della villa di Poppea. L’obiettivo dei tombaroli era una preziosa opera d’arte. Di come contrastare questo fenomeno si è parlato al convegno

organizzato da Officina Volturno e Informare, insieme all’Archivio di Stato di Napoli e al Ministero della Cultura, dal titolo “Scavi abusivi e opere d’arte trafugate: un patrimonio immenso sottratto alla collettività”. Tra le idee proposte vi è quella di realizzare a Castel Sant’Elmo un museo dell’arte salvata. 

I numeri di furti ed azioni illecite a danno del nostro patrimonio culturale sono in calo, frutto anche di una maggiore azione repressiva delle forze dell’ordine ma anche delle campagne di sensibilizzazione. 

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