300 documenti restituiti all’Archivio di Stato di Napoli, alcuni risalenti al periodo borbonico, tutti ritrovati in vendita sul web
Un lavoro di investigazione e ricerca concentrato sul mondo del digitale, passando al setaccio i siti e-commerce, quelli preferiti dai ricettatori, per piazzare beni che rappresentano una parte significativa del patrimonio storico del paese.
300 in tutto quelli restituiti all’Archivio di Stato napoletano e recuperati dai carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio, nell’ambito di varie operazioni. Documenti di inestimabile valore, dei pezzi unici, che raccontano gli anni dal 1500 al 1800 con particolare riferimento all’epoca borbonica napoletana. Tra questi un diario di viaggio del 1829, che i reali compiono da Napoli passando per Madrid e poi Parigi, durato tre anni che riporta di incontri, contatti con le nobiltà del tempo. Materiali preziosi che ritornando al loro posto possono offrire una prospettiva unica sulla storia passata.
Un importante successo nella lotta contro il traffico illecito dei beni culturali, mercato fiorente, che sottolinea anche l’importanza della collaborazione tra le autorità competenti, le istituzioni e le forze dell’ordine.