Cronaca

Nola – Strade sporche, il mercato e i ”segni” di inciviltà

Una città sporca, ogni mercoledì lo spettacolo che viene offerto tra piazza d’armi, piazza immacolata e le stradine adiacenti, è indecoroso e non degno di una città d’arte che si lascia offuscare da buste e carte generate dalla fiera settimanale, che regala alla città segni tangibili della sua presenza.

Sacchi di plastica, imballi, carte e altri rifiuti che svolazzano liberamente per le strade del centro, che sporcano e rendono vano l’impegno dei cittadini che praticano la differenziata, che si sforzano a contribuire a mantenere una città pulita. Ma il mercato settimanale lascia resti di inciviltà che vanifica ogni sforzo. Eppure chi opera negli stalli commerciali di piazza d’armi, dovrebbe essere obbligato ad effettuare la raccolta differenziata, a provvedere a racchiudere i rifiuti in sacchi chiusi o in eventuali contenitori, per rendere facile la successiva raccolta e lo spazzamento dell’area, evitando che ogni sorta di rifiuto indifferenziato renda indecenti le strade perimetrali del centro storico nolano. Nel maggio scorso il sindaco Biancardi aveva provveduto ad emettere un’ordinanza che imponeva agli ambulanti di raccogliere i rifiuti in apposite buste lasciandole nei pressi del proprio, separando la raccolta in base alla tipologia del rifiuto. Un’ordinanza che era stata firmata per evitare ulteriore irreparabile degrado ambientale. Così citava testualmente la motivazione.

Una speranza rimasta tale. Eppure i cittadini pagano il servizio di raccolta e spazzamento e subiscono multe nel caso conferiscano i rifiuti in orari o giorni diversi dal calendario. Sanzioni economiche applicate ai residenti ma che generano zone franche di impunità, che risparmiano gli ambulanti. Una mancata equità ed una forma di rispetto inesistente per chi differenzia e si ritrova puntuale, ogni metà settinana, lo spazio davanti le abitazioni o le strade adiacenti, pieno di buste e cartacce. L’ente dovrebbe vigilare e sanzionare chi trasgredisce; dovrebbe far rispettare le ordinanze e le regole legate alla corretta raccolta differenziata. Il tempo dell’attesa sembra finito e l’amministrazione dovrebbe iniziare a far sentire la propria presenza punendo i trasgressori, ponendo fine, definitivamente, alla vergogna ecologica che si rinnova ogni mercoledì pomeriggio.

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