Politica

Area Nolana – Obiettivo sulla coesione intercomunale

Il ristagno socio-culturale ed economico-produttivo nell’area nolana è sempre più pesante e perdura da circa trenta anni. Una condizione di sostanziale e diffuso arretramento, che richiede interventi chiari e risoluti, per frenare un processo che sembra irreversibile ed accentuato dalla più generale crisi in atto dal 2008.

L’associazione Civitas , in cooperazione con altre associazioni della città bruniana, è impegnata nella definizione delle strategie, che possano permettere alle 18 Municipalità da cui è costituita l’intera area, di uscire dal degrado e dall’immobilismo in cui versano.

Nella Sala oratoriale della parrocchia di Maria Santissima del Carmine, incontro seminariale, per mettere a punto i percorsi di metodo sulle strategie praticabili.

Lo scenario è decisamente grigio, tendente al fosco. E’ lo scenario, con cui si connota l’Area nolana con le sue 18 Municipalità, in evidente e grave affanno socio-culturale e soprattutto in grandi difficoltà di ordine economico per il perdurante e diffuso ristagno produttivo, segnato com’è con scomparsa di centinaia di piccole e medie imprese, specie nel terziario, mentre l’artigianato è quasi scomparso. Un contesto di generale arretramento, che è in atto da circa trenta anni e che si è venuto accentuando con la più generale crisi di recessione in corso dal 2008 e per nulla superata.

Le difficoltà che vive da tempo l’intero assetto dell’Asi sull’asse Nola-Marigliano, in particolare il sistema del Cis e gli affanni del Mega-Centro Vulcano buono sono soltanto la spia più significativa della situazione che se non è di collasso, n’è certamente al limite. Una realtà, che interpella la politica, i partiti politici per quello che ancora sono in grado di esprimere e rappresentare, le amministrazioni comunali e le associazioni. E proprio da queste ultime, per iniziativa di Civitas ed in collaborazione con alcune associazioni della città bruniana, è stato lanciato il programma degli incontri seminariali, definire le linee delle strategie praticabili per lo sviluppo possibile e normale dell’Area nolana, concepita e considerata con una comune e condivisa identità di visione, superando le chiusure localistiche, per rapportarla, invece, in modo congruo all’amministrazione regionale della Campania e, più ancora, all’Unione europea.

Sulla metodologia da osservare per la definizione delle linee strategiche, è stato incentrato l’incontro seminariale, svoltosi nella Sala oratoriale della Parrocchia di Maria Santissima del Carmine, con la coordinazione dell’architetto Guido Grosso.

Sulle opportunità della programmazione Por 2014\2020 della Campania si soffermava in specifico Giuseppe Carannante del Dipartimento economico dell’amministrazione regionale. Un capitolo importante da conoscere e comprendere, per poter dare ossigeno economico alla capacità di progetto che sono chiamati a porre in campo le amministrazioni comunali associandosi. Ed in questo ambito si collocano i fondi di rotazione per le progettazioni di opere strutturali e infrastrutturali, che siano realmente rispondenti alle realtà territoriali, quali fattori d’investimento. E sulle condizioni territoriali, che rendono positivi e rilevanti gli effetti degli investimenti, era calibrato l’intervento di Alessandro Dal Piaz, tra i più importanti e qualificati urbanisti in circolazione in ambito nazionale ed europeo. E sono effetti che sono strettamente correlati con la buona pianificazione strategica, che deriva dalla conoscenza del territorio; pianificazione, che non può essere calata dall’alto.

Di forte valenza politica, la caratura delle riflessioni di Osvaldo Cammarota sul ruolo che sono chiamate ad esercitare con la partecipazione attiva e responsabile le amministrazioni comunali per promuovere e realizzare la coesione istituzionale, economica e sociale. Un salto di qualità, per guardare al futuro, nella dimensione comunitaria europea. L’isolamento municipalista non porta da nessuna parte.

Sulla complessa tematica del policentrismo della Città metropolitana di Napoli puntava, tra le altre, le sue riflessioni dell’avvocato Geremia Biancardi, sindaco di Nola, per evidenziare che a due anni dall’istituzione del Nuovo Ente non ancora si sono aperti gli itinerari per la pianificazione strategica e per la pianificazione territoriale, con cui impostare gli obiettivi di governo urbanistico della Città metropolitana, composta da 92 Comuni con oltre tre milioni di abitanti. Un ritardo incomprensibile, denunciava Biancardi. Sull’importanza del governo del territorio con visioni strategiche che siano condivise e di respiro intercomunale calibrava la sua analisi l’avvocato Antonio Carpino, sindaco di Marigliano, focalizzando la mission di qualità che può svolgere l’Agenzia di sviluppo intercomunale, della quale è presidente.

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